Durante alcune ricerche sul nostro territorio di Camaro Superiore, alla ricerca di storie e notizie su personaggi “importanti” del Quartiere messinese, e grazie anche ad alcune segnalazioni da parte di alcuni “cammaroti”, abbiamo trovato con una certa gioia da parte nostra insieme a stupore, alcune bellissime testimonianze di poesie realizzate da LETTERIO CALABRO’ (vedi a lato antica foto del poeta).
Il poeta Calabrò, nasce a Camaro Superiore nella seconda metà dell’ Ottocento, e sin da giovane si appassiona alla poesia, questa bellissima arte delicata che riempie di emozioni, che sembra ritrovare un grande interesse ai giorni nostri, da parte di molti giovani. Il poeta, scriveva sia in lingua dialettale siciliana che in lingua italiana, e si dedicherà fino alla fine dei suoi giorni (1957). Tra le sue numerose opere, vi sono alcune raccolte molto interessanti e degne di attenzione da parte degli appassionati di poesia, come per esempio un Poema cavalleresco, intitolato “Le armi vergini”, edito nel 1933. questo è un volume di circa 380 pagine, è composto da 32 Canti, con un grande numero di ottave, circa 3000, sconosciuto a molti, ma che sembra essere di pregevole valore, nel senso artistico e poetico, oltre che storico. Tra il materiale scoperto, vi è anche una bozza di preparazione di una poesia in dialetto messinese, scritta a mano dallo stesso Letterio Calabrò, e dedicata alla sua città natale, Messina (vedi a lato immagine, cliccando per ingrandire).
Vi vogliamo proporre sotto, alcune delle poesie di Calabrò, prese dalle varie raccolte, e dedicate alla Vallata del Camaro, luogo in cui il poeta amava riflettersi ed ispirarsi per la sua Arte.
AI SIGNORI E SIGNORINE DI CAMARO
O Signori e leggiadre Signorine
del ridente Camaro, io vi saluto.
Io vi ringrazio che le mie terzine
le avete accolte col guardar più acuto.
Della campagna mia ecco la fine
contro del nuovo stupro e orror di Pluto
e contro le terribili Forine
che fan più furto nell’ onor perduto.
A Voi vi giuro fedeltà e amore
che nel far bene a proseguir non resta,
si calmi il Vostro immacolato onore!
E come sono colla gente onesta
amico, sono, e forse anco maggiore
nemico eterno d’ ogni disonesta!
Continua per altre poesie…
Qui sotto, invece potete leggere una poesia che, il poeta dedica alla nostra amata Pineta di Camaro.
Fra valle pittoresche vi si vede
delle viste miglior tutta in balia
e sotto di sì ciel a l’ uom concede
in perduto vigor, quanto desia.
D’ aura soave il primo onor possiede
a l’ ombra grada, profumata e pia
del verdeggiante pin, si ch’ ella siede
tutta di vita, tutta poesia.
Di fronte ha Reggio, di sotto Messina
e poetico mare del Peloro
che la rende incantevole e divina.
Degna di fama eterna e nome e alloro
si ch’ ogni altra ver lei la fronte inchina;
l’ unica perla della Conca d’Oro.
Altra poesia dedicata al Parroco di Camaro Superiore dell’ epoca, Don Pietro Profera.
Di chiara fama, senz’ alcun ritegno
di qualsivoglia punto di censura,
felice parlator da colto ingegno
tutto sublime nella sua natura.
Il vero Sacerdote! E il suo contegno
nella esistenza sua candida e pura,
lo centuplica ognor; lo vuole degno
sopra d’ogn’altro e fin che il mondo dura.
Ai Cameresi onor che, per per quest’uno
ver ministro di Cristo, del Vangelo
sono alla luce senza dubbio alcuno.
Onore al Clero sotto bianco velo,
che per tant’ uomo, al secolo opportuno,
trionfa la Fede e canta gloria il Cielo.
Al più presto, cari Amici lettori, faremo un altro articolo sul poeta e sulle sue poesie, magari con informazioni più dettagliate. Comunque, per chiunque avesse dell’ ottimo materiale, su questo o su altri personaggi storici che hanno fatto del bene verso Camaro Superiore, può segnalarlo via e mail o lasciando un commento su questo blog.
Arrivederci dalla Redazione
Augurandoti buon fine settimana,
ho voluto aderire a l’iniziativa
(1GOAL for All)
in occasione dei mondiali di calcio
d’Africa.
Il mio post ti porterà nel link
per firmare la petizione.
Un caro saluto da Giuseppe.
buona domenica carissimi
vi lascio un bacione
dif